Non per essere sempre le solite negative (si sa che le femministe non hanno il senso dell’umorismo, secondo buona parte dello stereotipo corrente) ma è indubbio che la connessione culturale-storico-antropologica tra le donne e gli animali passi attraverso la misoginia. Cagna, maiala, porca, gallina, oca, papera, vacca, troia (che ha assonanze con le già citate maiala e porca) andando verso gatta morta: a questo proposito assolutamente da vedere lo spassoso ma serissimo monologo di Paola Cortellesi composto dal linguista Stefano Bartezzaghi. È evidente che nessun paragone con gli epiteti detrattori maschili (che pure esistono, ma in misura molto minore) regge rispetto alla ferocia verso le donne, paragonate alle femmine di varie specie animali in modo dispregiativo, volgare, feroce e diminuente.Eppure, accanto e oltre l’odio patriarcale atavico verso la femmina umana, esiste un intreccio importante, fondativo, magico, potente e misterioso che da sempre lega le donne ad altri animali.
In questo numero proviamo a raccontare anche questa parte della storia. Buona lettura.
HANNO SCRITTO
PAG 3 FARO [news dal mondo]
Hebe de Bonafini, madre coraggio di Silvia Serini
PAG 8 ORCA [noi e gli altri animali]
Donne e buoi dei paesi tuoi di Monica Lanfranco
Natura, bellezza e potere di Valentina Capati
La fata della notte di Valentina de Santis
Selvaggia di Laura Cima
Le piccole persone di Anna Maria Ortese di Silvia Serini
Tiene il ragno un gomitolo d’argento di Maria Rosa Pantè
Perfetta di Marianna Tassone
La cura e l’abbandono di Rossana Piredda
PAG 43 DELFINO [uomini rari si raccontano]
Il Sepúlveda della mia generazione di Roberto Bertoni Bernardi
Di multiculturalismo, cancel culture e estremismo woke di Mario Moisio
PAG 49 RISACCA [a volte ritornano]
II coraggio della parola di Daniela Cassini
Una spremuta d’arancia di Monica Martinelli
La radice di coraggio è avere cuore di Maria Rosa Pantè
PAG 57 CONCHIGLIE [libri da leggere e da rileggere]
In breve, libri e film a cura di Monica Lanfranco